Abbiamo eliminato il casco dalla dotazione di sicurezza per i clienti degli Acropark. Già da tempo volevamo farlo perché in molti altri parchi all'estero ( UK, Germania e Francia) non si usa ed ora si può affermare che effettivamente non serve. Lo dimostra uno studio fatto in UK nei parchi Go-Ape su più di 10 milioni di clienti.
Il casco da un senso di falsa sicurezza, non averlo migliora l’attenzione.
E’ maggiore il rischio di rimanere impigliati con le cinghiette che le possibilità di subire un urto o di essere colpiti da oggetti dall'alto.
Oggi, col rischio di contagio da Covid, il casco costituisce un elemento di criticità (si pensi alle cinghiette nella bocca di un bambino….).
Se i percorsi del parco non presentano passaggi con insidie specifiche da ritenerlo necessario, è raccomandabile non usarlo. Altro discorso va fatto per gli istruttori che sono costantemente sotto ai percorsi od ai soccorritori che si trovano ad affrontare situazioni imprevedibili.
Ciononostante, i clienti che lo desiderano, potranno usare un proprio casco da alpinismo o da bicicletta.
Ora di certo le fotografie potranno mostrare meglio visi ed espressioni, mancherà quel tono avventuroso che il casco offriva ma nel complesso c’è da guadagnarci.
E qui termina la parte 4, nella prossima: Dai percorsi in altezza alla riconsegna del DPI.
Siamo a tua disposizione